DESCRIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE
L’Assistente Familiare è una figura professionale dedicata al sostegno delle persone con diversi livelli di non autosufficienza psicofisica. Operando presso il domicilio dell’assistito, questo professionista promuove autonomia e benessere, offrendo un supporto personalizzato in base ai bisogni e al contesto della persona.
Le sue mansioni includono la cura dell’igiene personale, la pulizia dell’ambiente domestico, la preparazione e somministrazione dei pasti, l’accompagnamento e la movimentazione, oltre a garantire un monitoraggio dello stato di salute generale e il rispetto delle prescrizioni mediche. Quando necessario, l’Assistente Familiare attiva le risorse assistenziali territoriali e, su delega, può gestire acquisti, pratiche amministrative e relazioni con operatori sociosanitari.
Questa figura può lavorare a ore o convivere con l’assistito, in base al contratto, come dipendente di una famiglia o di un’Agenzia per il Lavoro, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone fragili e dei loro familiari.
Le competenze dell’Assistente Familiare: standard e obiettivi di apprendimento
Lo standard delle competenze dell’Assistente Familiare si fonda su risultati di apprendimento definiti, che integrano aspetti tecnico-professionali, personali, sociali e digitali. Questa qualificazione, collocata al livello 2 del Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ) e del Quadro Europeo EQF, include i seguenti obiettivi minimi:
- Competenze tecnico-professionali: presidio delle attività lavorative specifiche, comprendendo interventi di primo soccorso, conoscenza delle patologie croniche e disabilità, prevenzione e sicurezza ambientale, e promozione di una sana alimentazione e gestione dei rifiuti.
- Competenze personali e sociali: flessibilità, autoregolazione, empatia e collaborazione, in linea con il Quadro LifeComp.
- Competenze di imprenditività: capacità di iniziativa, gestione dell’incertezza e lavoro in team, secondo il Quadro EntreComp.
- Competenze digitali: utilizzo degli strumenti tecnologici per comunicazione e gestione dei servizi, al livello 3 del Quadro DigComp.
- Competenze linguistiche: comprensione, conversazione e scrittura della lingua italiana a livello B1 del QCER.
L’attestazione delle competenze si basa sulle “Linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari” e sulle disposizioni regionali. Tale percorso formativo mira a fornire all’Assistente Familiare le capacità necessarie per operare con autonomia, responsabilità e adattabilità in contesti complessi.
La Legge 23 marzo 2023, n. 33, che delega il Governo a sviluppare politiche in favore delle persone anziane, apre nuove prospettive occupazionali per figure professionali come l’Assistente Familiare, in un contesto di crescente attenzione alle esigenze della popolazione anziana, in particolare dei non autosufficienti. Le principali opportunità derivano dai seguenti punti:
Crescente richiesta di assistenza domiciliare
La legge promuove il rafforzamento dei servizi domiciliari per consentire agli anziani di vivere più a lungo nel proprio ambiente. Ciò comporta un aumento della domanda di assistenti familiari qualificati, capaci di offrire supporto nella gestione quotidiana, igiene personale, e monitoraggio della salute.
Integrazione dei servizi sociosanitari
Il piano mira a migliorare il coordinamento tra servizi sanitari e assistenziali. Questo contesto richiede figure formate per interfacciarsi con professionisti del settore sociosanitario e familiari, nonché per gestire attività amministrative e comunicazioni digitali.
Formazione e qualificazione professionale
La legge prevede misure per qualificare il lavoro di cura, riconoscendo e valorizzando figure professionali come l’assistente familiare. Questo potrebbe tradursi in una maggiore offerta di percorsi formativi, certificazioni e inserimento lavorativo strutturato, con il supporto di agenzie per il lavoro.
Incentivi per il lavoro di cura
Sono previsti incentivi e agevolazioni per le famiglie che assumono personale qualificato per l’assistenza domiciliare. Questi strumenti possono facilitare l’accesso delle famiglie ai servizi di assistenza e creare un contesto occupazionale più stabile per gli assistenti familiari.
Aumento del fabbisogno legato all’invecchiamento demografico
Con l’aumento della popolazione anziana e l’invecchiamento demografico in Italia, la figura dell’assistente familiare diventerà centrale per rispondere alle nuove esigenze sociali, soprattutto nelle aree meno servite dai sistemi pubblici.
Prospettive Occupazionali
Queste misure configurano uno scenario in cui il lavoro degli assistenti familiari sarà sempre più strutturato, riconosciuto e richiesto, con opportunità di impiego sia come dipendenti delle famiglie che all’interno di organizzazioni specializzate nell’assistenza. Questo quadro è particolarmente promettente per chi si forma in modo qualificato, acquisendo le competenze definite dai nuovi standard professionali.