Il ‘certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari’, più conosciuto come ‘patentino’, è il documento che permette di acquistare e/o utilizzare i prodotti fitosanitari destinati ad uso professionale.

Dal 26 novembre 2015 il certificato per l’acquisto e l’utilizzo di tutti i prodotti fitosanitari ad uso professionale è dunque un requisito obbligatorio, in accordo con il D. Lgs. 150/2012 e il Decreto del 22/01/2014 (PAN).

Il rilascio del patentino per l’acquisto e l’utilizzo di prodotti fitosanitari è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:

– essere maggiorenni;

– avere frequentato apposito corso di formazione della durata di venti ore ed avere superato un esame.

La validità del patentino è di 5 anni. Alla scadenza i patentini fitosanitari devono essere rinnovati frequentando un corso di aggiornamento di 12 ore. Per il rinnovo non è previsto alcun esame finale.

Il corso è rivolto a tutti gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari, compresi gli operatori e i tecnici, gli imprenditori ed i lavoratori autonomi, sia nel settore agricolo sia in altri settori.

Corso per il rilascio patentino: 20 ore Corso per il rinnovo/aggiornamento: 12 ore

– Legislazione nazionale e comunitaria relativa ai prodotti fitosanitari e alla lotta obbligatoria contro gli organismi nocivi (PF)
– I Prodotti Fitosanitari (PF), i pericoli ed i rischi ad essi associati
– Difesa a basso apporto di PF conoscenze e strategie di azione
– Gestione dei PF dall’acquisto, allo stoccaggio, all’uso. Gestione e manutenzione delle attrezzature aziendali
– Prevenzione e sicurezza. Tutela della salute e dell’ambiente

Al termine del corso, i discenti che abbiano frequentato almeno il 75% delle ore previste, ricevono un Attestato di Frequenza. A seguito del superamento dell’esame, viene rilasciato il Certificato di Abilitazione (Patentino) valido su tutto il territorio nazionale. Per il rinnovo, entro un anno dalla scadenza dell’abilitazione, non è previsto l’esame finale.

Maggiore età

Gli studenti stranieri devono dimostrare una sufficiente conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo: tale conoscenza può essere verificata attraverso un test di ingresso da conservare agli atti dai soggetti attuatori